HR People | ProfexaAdmin
HR People promuove le professioni della funzione risorse umane favorendo le attività di ricerca, condivisione e misurazione delle competenze. E' organo promotore della certificazione di professione HR.
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INVITO NELLA SEDE DI UNI A MILANO IL 5 APRILE

 

 

Caro HR,

siamo lieti di invitarti alla riunione plenaria della commissione UNI che interfaccia i lavori dell’ISO/TC 260 “Human Resource Management”

Venerdì 5 aprile alle ore 10:30 

presso la sede di UNI

(Via Sannio 2, Milano)

Con l’occasione, avrai l’opportunità di scoprire e studiare nel dettaglio come si svolgono le attività tecniche di settore.

Verranno inoltre presentate e argomentate le tematiche HR che sono attualmente allo studio, per valutare l’opportunità di una stabile partecipazione della tua Organizzazione.

Seguirà formale convocazione con ordine del giorno.

Se vuoi partecipare, conferma la tua presenza compilando entro venerdì 29 marzo il modulo cliccando QUI!

 

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LA PRASSI UNI PDR 17:2016 DI CERTIFICAZIONE DI PROFESSIONE HR TRA I TREND DEL 2019

AL TAVOLO INTERNAZIONALE DEL COMITATO TECNICO ISO/TC 260, I MASSIMI ESPERTI DI RISORSE UMANE DISCUTONO DEI PRINCIPALI PROGETTI HR PER IL NUOVO ANNO: TRA QUESTI, LA UNI PDR 17:2016

 

La scorsa settimana si sono concluse le riunioni del comitato tecnico ISO/TC 260 “Human Resource Management”, articolato in nove gruppi di lavoro dei quali fanno parte i massimi esperti mondiali del settore HR.

I partecipanti al comitato hanno il compito di sviluppare una serie di norme sulla gestione delle risorse umane che offrano orientamenti ampi e coordinati ai professionisti di questo settore a vantaggio delle organizzazioni e dei loro stakeholder.

Per questo, tra le tante tematiche HR affrontate, gli esperti di normazione ISO per le Risorse Umane si sono confrontati anche sul nostro progetto di certificazione HR creato e portato avanti in collaborazione con Profexa Consulting: la UNI/PdR 17:2016 e, in particolare, del suo iter di conversione in norma UNI.

L’attività di normazione ISO” – dichiara il Presidente del comitato Ron McKinley (ANSI – American National Standards Institute) – “potrà aiutare i professionisti di HR a sviluppare un contesto in grado di fornire servizi di gestione delle risorse umane che vadano a beneficio della società.”

Ornella Cilona (rappresentante CGIL Nazionale e presidente della Commissione UNI sulla “Responsabilità sociale delle organizzazioni”) sottolinea che “l’interesse italiano sul tema delle risorse umane è noto già da tempo”. Infatti, l’obiettivo di HR People è proprio quello di vedere la trasformazione della Prassi di Riferimento 17:2016 in Norma UNI, in pieno accordo con quanto sostenuto dal Presidente McKinley e a dimostrazione di quanto detto dalla presidente della Commissione UNI sulla “Responsabilità sociale delle organizzazioni” Ornella Cilona. Sarà l’occasione per poter acquisire all’interno delle proprie imprese persone con competenze e professionalità HR certificate e riconosciute, per sfruttare l’opportunità di migliorare le proprie prestazioni aziendali attraverso i numerosi strumenti di gestione delle risorse umane che le norme mettono a disposizione.

La settimana scorsa Hr People ha partecipato con grande interesse al “Welcome and Networking Dinner”, unica data italiana di questi incontri internazionali presso la sede di UNI – Ente Italiano di Normazione –  di Milano con i massimi esperti di HR, che ci hanno presentato e analizzato con cura e grande professionalità le tematiche HR più all’avanguardia e più discusse negli ultimi tempi, tra cui la nostra Prassi UNI Pdr 17:2016.

Elenco dei relatori e degli interventi:

  • Il Presidente del comitato Ron McKinley ha discusso dell’ ISO/TC 260 “Human resource management”;
  • Mr Wilson Wong, esperto del WG 2 “Metrics”, si è occupato del tema “Turnover and retention technical specification ISO/AWI TS 23378”;
  • Ms Lorelei Carobolante, Project Leader nel WG 8 “Diversity and inclusion”, ha discusso del tema “Diversity and inclusion”;
  • Ms Fiona Robson, Convenor del WG 9 “Employee Engagement”, ha analizzato le caratteristiche dell’ Employee Engagement);
  • Mr Jeff Higgins, esperto del WG 7 ha spiegato ai presenti l’interessante tematica dell’ “Human Capital Reporting”;
  • Ms Valerie Anderson, Convenor del WG 11 ha parlato del “Learning and Development”;
  • la Dott.ssa Ornella Cilona, Presidente della commissione UNI/CT 038 “Responsabilità sociale delle organizzazioni”, ha presentato la nostra Prassi UNI PdR 16:2017.

Partecipare a questo incontro è stata un’esperienza di crescita e sviluppo professionale che abbiamo portato a casa con molto orgoglio!

Se vuoi ricevere i nostri inviti ai futuri eventi HR, iscriviti alla Newsletter!

 

Fonte: Uni.com

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UN INVITO A CENA PER GLI HR NELLA SEDE DI UNI A MILANO

APPROFONDIMENTO SULLA PRASSI UNI/PDR 17:2016 TRA I TEMI HR AFFRONTATI AI TAVOLI INTERNAZIONALI

 

Caro HR, siamo lieti di invitarti all’evento internazionale “Welcome and Networking Dinner” che si terrà

mercoledì 20 febbraio alle ore 19.30

presso la sede UNI (Milano, Via Sannio 2)

in occasione della riunione del comitato ISO/TC 260 “Human resources”, dove si discuterà di tante tematiche relative al mondo HR e dove con nostro grande orgoglio verrà presentato il nostro progetto di certificazione HR creato e portato avanti in collaborazione con Profexa Consulting: la UNI/PdR 17:2016 e il suo iter di conversione in norma UNI.

La presentazione sarà tenuta in lingua inglese dalla Presidente della commissione UNI “Responsabilità sociale delle organizzazioni” Ornella Cilona.

All’evento, di respiro internazionale (e per questo interamente in lingua inglese), parteciperanno i massimi esperti internazionali di normazione per le Risorse Umane e sarà una fantastica occasione per approfondire interessanti temi del mondo HR e per valutare l’uso professionale della Prassi UNI 17:2016, l’unica prassi in vigore che certifica le professioni HR per acquisire competenze certificate e un ineguagliabile vantaggio competitivo nel mondo del lavoro.

Il numero di persone che potranno accedere all’evento è limitato, inviaci la tua richiesta di partecipazione compilando la scheda cliccando qui   entro mercoledì 13 febbraio e ti inseriremo nella lista degli invitati fino ad esaurimento posti

Per maggiori informazioni scrivi a info@hrpeople.eu

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Come attrarre i talenti migliori all’interno della propria azienda? Si parte dalla soddisfazione e dal benessere delle risorse interne

La strategia di Employer Branding protagonista per la reputazione della propria azienda sul web             

 

 

 

In un mondo in cui la tecnologia è protagonista, i social spopolano e il web è diventato un punto di ritrovo e di “sfogo”, la web reputation aziendale – ovvero ciò che viene detto online della propria azienda – è diventato uno dei principali elementi a cui un imprenditore deve prestare molta attenzione per attrarre i talenti migliori all’interno della sua azienda e distinguersi sul mercato dai suoi competitors.

A conferma di ciò, una recente indagine condotta da InfoJobs* su un campione di più di 2700 candidati, rivela un dato molto importante, di certo da non sottovalutare: oggi ben l’86% di chi è alla ricerca di lavoro prima di inviare il proprio CV a un’azienda si informa approfonditamente sulla reputazione di quest’ultima. Con che mezzo? Il web, ovviamente.

Ma attenzione! Tra questi solo il 19% si limita a visitare il sito web dell’azienda di interesse o i suoi canali social ufficiali per farsi un’idea. La maggior parte delle persone alla ricerca di occupazione cerca informazioni molto diverse da quelle presenti sul sito corporate aziendale (come possono essere la storia dell’azienda o i servizi offerti), dando invece priorità ad altri aspetti, primo tra tutti il clima lavorativo. Ben il 50%, infatti, considera la qualità del benessere in azienda, quindi l’ambiente lavorativo e i ritmi di lavoro, un requisito primario e determinante per la propria scelta.

A ciò si collega a doppio filo l’importanza di consolidare e di mantenere sempre vivo l’engagement e la valorizzazione delle risorse interne all’azienda: i dipendenti, infatti, sono considerati primi ambassador del brand, quindi la fonte più attendibile a cui si rivolge il 58% dei candidati e di cui si fida per scovare più informazioni possibili.

Questo studio, perciò, dimostra che il web è uno strumento determinante per la reputazione delle aziende, e che l’employer branding è una strategia da implementare continuamente, partendo proprio da vicino: dal benessere dei propri dipendenti.

 

Una forte reputazione aziendale non è altro che una conseguenza di una cultura aziendale positiva, meritocratica, valorizzante, si costruisce in azienda e si rispecchia sul web, quindi l’azione delle funzioni HR è fondamentale nella creazione di un “clima” che attragga e trattenga le persone più capaci. La funzione HR, anche nella “società 4.0”, ha e avrà un ruolo sempre più strategico.

* La piattaforma numero 1 in Italia per la ricerca di lavoro online

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LA CHIAMATA PER CHI CERCA LAVORO È PARTITA, MA NESSUNO RISPONDE!

SOS domanda e offerta di lavoro: due realtà che non parlano tra loro

IL RUOLO STRATEGICO PER GLI HR IN QUESTO MOMENTO

 

In Italia manca una figura che sappia indirizzare i giovani nella scelta della scuola superiore, del corso universitario, e, soprattutto, del mestiere da intraprendere. Da recenti statistiche emerge una scarsissima capacità nel nostro Paese di mettere in contatto la domanda con l’offerta di lavoro. Non esiste una banca dati nazionale in cui domanda e offerta si possano incontrare, e le giornate di orientamento, purtroppo, non si sono rivelate sufficienti a fornire le informazioni necessarie agli studenti per indirizzarli nella giusta direzione, sia nella scelta della loro formazione, sia nella loro successiva ricerca del lavoro. Senza contare che in numerose Regioni non esiste proprio la pratica dell’orientamento scolastico.

Il risultato? Si diplomano e si laureano migliaia di giovani con competenze che, però, non sono richieste in pari quantità sul mercato del lavoro e migliaia di posti di lavoro nelle aziende restano vuoti.

Il ruolo dei Direttori del Personale delle aziende, può essere sempre di più un ruolo strategico in questa situazione, per soddisfare l’esigenza, sempre più urgente, di svolgere nuova funzione HR che indirizzi la comunicazione tra aziende e scuole.

Chi si occupa di Risorse Umane, può e deve svolgere un ruolo di indirizzo culturale, un ruolo di alta responsabilità sociale, influenzando oggi le scelte di studenti, dalla scuole medie alle superiori, che fra qualche anno si proporranno al mercato del lavoro.

Da quanto risulta dai dati Istaat, ANPAL e da un’indagine di Unioncamere, in Italia il lavoro c’è, quello che manca sta a monte: ed è l’informazione nelle scuole e, in generale, alle persone, sulle competenze che ricercano le aziende, sui posti di lavoro liberi nei diversi settori produttivi in relazione agli andamenti di mercato.

I dati parlano chiaro. La lista degli “introvabili” è lunga, e non contiene solo super-professionisti o tecnici iperspecializzati: non si trovano progettisti di sistemi informatici, ingegneri, infermieri, medici, farmacisti, addetti alla contabilità e programmatori informatici… ma sono latitanti anche parrucchieri, baristi, panettieri, pasticceri, operai con competenze nel digitale, estetiste, camerieri, muratori, idraulici, camionisti, tornitori e conducenti di bus.

E, sembrerà assurdo, ma ogni mese in Italia ci sono tra le 400.000 e le 500.000 opportunità di lavoro. Così tante e varie che, in media, gli imprenditori ritengono di riuscire a scovare solo 3 lavoratori su 4: insomma, ne mancano in media 125.000, ogni mese. In alcuni settori è persino difficile trovare una persona su due. Ad oggi, i disoccupati in Italia sono 2 milioni 735 mila.

Fq MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, nel settembre u.s. ha pubblicatole classifiche delle dieci professioni che le imprese trovano con maggiore difficoltà: la professione in cima alla lista è quella degli estetisti/e: il 40% delle 11.660 ricerche sono andate a vuoto nel mese di giugno. Percentuale minore, ma su numeri maggiori per gli addetti alla ristorazione: su oltre 107 mila ricerche, il 19% non è andato a buon fine. Stringendo l’obiettivo sugli under 30, colpisce che ben il 63% delle 1.800 ricerche di specialisti in informatica, fisica e chimica siano risultati impossibili da trovare; come anche il 38% dei 7.360 operai edili richiesti dal settore. 

Tornando al mondo delle aziende, le figure più carenti sono quelle tecniche, dagli operai specializzati, ai manutentori, ai trasfertisti, esperti di informatica, progettisti ecc ecc. che siano tecnici o ingegneri, oltretutto l’offerta economica risulta estremamente interessante. Allo stesso modo gli istituti tecnici sono poco frequentati e le facoltà scientifiche non lo sono a sufficienza, mentre spopolano Giurisprudenza, Lettere, e varie facoltà umanistiche con il risultato che una città come Roma ha più avvocati di tutta la Francia. Senza considerare che se si studiare per qualcosa e applicare sul mondo del lavoro qualcosa di diverso risulta estremamente demotivante…e la motivazione è il fuoco sacro della crescita personale!

La scuola fa poco per informare, le famiglie fanno poco per informarsi, gli HR possono fare molto, sia perché conoscono le aziende, sia perché hanno una visione sull’oggi e sul domani, cosa chiede oggi il mercato ma cosa chiederà fra 5 anni.

Entro il 2023 il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra i 2,5 e i 3,2 milioni. Fino a 905mila posti di lavoro. Gli HR lo sanno e sanno che tipo di lavoro sarà richiesto.

Iniziamo questa sfida insieme!

 

Abbiamo voluto rappresentare graficamente le due curve, offerta e richiesta lavoro, distribuendo le professioni su un continuum che comprende capacità manuali/tecniche e competenze più intellettuali. Questa rappresentazione non pretende di essere esaustiva e tantomeno “scientifica”, è tratta intuitivamente dai dati elencati nelle ricerche allegate, tuttavia riteniamo sia molto vicina alla realtà.

 

Fonti:

  Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior.

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